L’ipertensione è una condizione che si manifesta con livelli di pressione arteriosa superiori a quelli ritenuti fisiologici. Questo problema, le cui cause sono da ricercarsi in fattori genetici ed ambientali, affligge oltre un terzo della popolazione mondiale e rappresenta il primo fattore di rischio per la salute umana.
Gli effetti dell’ipertensione si concretizzano in una elevata probabilità di incorrere in ischemie, infarti e ictus, oltre alla possibilità di sviluppare malattie croniche a carico di altri organi, come ad esempio i reni.
Il ricorso ai farmaci è la più diffusa modalità di intervento per la cura dell’ipertensione, ma gli effetti collaterali di questi rimedi sono comuni e spesso severi.
Per questo motivo, la ricerca medica è da tempo focalizzata sulla ricerca di rimedi naturali per abbassare la pressione, che possano coniugare i benefici di principi attivi efficaci con la sicurezza che solo i preparati naturali sanno offrire.
Uno dei prodotti più efficaci che Madre Natura ci propone, in questo senso, è la radice dello zenzero che contiene una grande quantità di composti dalle straordinarie proprietà benefiche. Scopriamole insieme!!
Lo zenzero nella medicina naturale
L’utilizzo della radice di Zenzero (Zingiber officinale) è da sempre molto diffuso tra i popoli che praticano la medicina naturale. Nella tradizione della medicina Ayurvedica, Tibb-Unani, Cinese, Islamica, Africana e Caraibica, lo Zenzero è utilizzato per curare :
- infezioni;
- asma;
- tachicardia;
- costipazione;
- mal di testa;
- artrite;
- infiammazioni.
Per questa ragione è coltivata praticamente in tutto il mondo, con India e Cina in testa tra i paesi produttori ed esportatori di questa miracolosa radice. Il mondo della ricerca scientifica ha iniziato ad interessarsi a questa pianta da diversi decenni, con lo scopo di verificare la corrispondenza tra ciò che viene tramandato dal sapere tradizionale e le effettive capacità medicinali dei composti contenuti nello zenzero. I risultati sono stati estremamente positivi: l’American Diabetic Association ha riconosciuto le capacità curative dello zenzero ed ha inserito la radice tra i prodotti nutraceutici consigliati per questa patologia.
Contrastare la pressione alta con rimedi naturali: perché è così importante?
Se da un lato tutti i medici sono concordi nel dire che mantenere la pressione entro i limiti indicati dalle linee guida internazionali sia una priorità per la salute pubblica, l’utilizzo dei farmaci oggi a disposizione pone non pochi interrogativi da risolvere. In primo luogo, almeno il 10% della popolazione sottoposta a cura dell’ipertensione si mostra resistente ai farmaci: ciò significa che l’assunzione, anche in dosi impegnative per l’organismo, di farmaci per contrastare l’ ipertensione di varia tipologia, non produce alcun effetto benefico per la salute del soggetto.
Inoltre, tutti i farmaci a disposizione producono effetti collaterali, che riguardano i livelli di elettroliti e il volume del plasma nel sangue, con possibili risvolti disastrosi per la salute. Tra questi effetti i più pericolosi sono [1]:
- Iponatremia o iposodiemia: il livello di sodio nel sangue cala al di sotto dei livelli fisiologici, portando alla comparsa di convulsioni, crampi, epilessia, disorientamento;
- Ipercalemia: la concentrazione dello ione potassio nel sangue aumenta eccessivamente, causando nausea, vomito, mal di stomaco, disidratazione;
- Edema: l’acqua contenuta nel plasma del sangue fuoriesce dai vasi ed invade i tessuti, che si gonfiano oltre il normale portando al malfunzionamento degli organi che i tessuti stessi compongono.
Per queste ragioni, lo sforzo di ricerca di integratori alimentari, a base di prodotti naturali, in grado di aiutare a contrastare la pressione alta, è da sempre molto elevato e ha portato negli anni all’elaborazione di prodotti efficaci di cui ho parlato dettagliatamente nell’articolo sui migliori pastiglie per abbassare la pressione alta.
Zenzero e pressione alta: cosa ci dice la scienza?
Uno degli usi nutraceutici più interessanti dello Zenzero è la sua capacità di agire nella prevenzione e nella normalizzazione dell’ipertensione, cioè la pressione alta del sangue nelle arterie. Studi clinici e molecolari hanno ampiamente confermato questa capacità della radice di zenzero, mettendone in luce anche i possibili meccanismi di funzionamento.
Uno studio recentissimo, pubblicato nel 2020 sulla prestigiosa rivista Nutrition, ha ad esempio sottolineato come il consumo di 1 g al giorno di zenzero nella dieta sia effettivamente efficace nel contrastare la pressione alta e il rischio cardiovascolare ad essa connesso in soggetti di età superiore a 18, 40 e 60 anni [2].
Possiamo dunque affermare che lo zenzero aiuta ad abbassare la pressione alta.
Il meccanismo d’azione dello zenzero come cardioprotettore è stato investigato a lungo, portando all’evidenza della sua efficacia come alimento antiossidante e ACE inibitore. Esaminiamone le ragioni.
Zenzero e pressione alta: le basi biochimiche
Per comprendere come mai zenzero e pressione alta siano un binomio vincente, dobbiamo investigare i meccanismi che determinano la pressione alta nel nostro sistema circolatorio.
La pressione del sangue si alza in risposta a vari fenomeni, tra cui: la vasocostrizione e la contrazione della muscolatura che circonda le arterie.
La vasocostrizione è quel fenomeno che porta alla riduzione del diametro dei vasi sanguigni. In pratica nelle nostre arterie avviene la stessa cosa che accade quando con un dito occludiamo parzialmente un tubo da cui fuoriesce acqua: la riduzione della dimensione interna del tubo (le arterie) causa un aumento della pressione del liquido che vi scorre dentro (il sangue). Nel caso del tubo, si ottiene un aumento della velocità dell’acqua in uscita dal tubo stesso, nel caso delle arterie, invece, si otterrà una maggiore sollecitazione da parte del sangue sulle pareti delle arterie , sollecitazione che determina il rischio cardiovascolare.
Ma cos’è che determina la vasocostrizione? In questo caso la vasocostrizione è determinata dall’azione di un ormone, l‘aldosterone, che viene prodotto dall’organismo in risposta a specifici stimoli chimici.
L’innalzamento della pressione sanguigna nelle arterie può essere però causato anche da un altro fenomeno: la contrazione dei muscoli che avvolgono i vasi, il cui rilassamento induce invece un aumento del volume interno e quindi la riduzione della pressione. La contrazione della muscolatura dei vasi sanguigni è regolata dal rilascio di Ossido Nitrico: più ossido nitrico si produce, più i muscoli si rilassano e la pressione del sangue scende.
Lo zenzero agisce su entrambi questi meccanismi, attraverso la riduzione dello stress ossidativo e l’inibizione dell’enzima ACE [3].
È bene sottolineare come non solo lo zenzero sia benefico per abbassare la pressione sanguigna, ma ci siano anche molti altri alimenti in grado di gestire al meglio l’ipertensione.
Stress ossidativo e vasocostrizione: il ruolo dello Zenzero nel combattere la pressione alta
La presenza di radicali liberi associata ai fenomeni di ossidazione influisce sulla vasocostrizione. Infatti i radicali liberi attaccano due enzimi (catalasi e super-ossido-dismutasi) che hanno il compito di favorire il rilascio di Ossido Nitrico. Quando questi enzimi sono distrutti dai radicali liberi, il livello di Ossido Nitrico si riduce e i muscoli delle arterie si contraggono, facendo aumentare la pressione. Nell‘estratto secco della radice di zenzero sono presenti due composti, detti 10-gingerolo e 6-shogaolo, che riescono a contrastare efficacemente la produzione di radicali liberi, con effetto benefico sulla pressione sanguigna [4].
Lo zenzero come ACE-inibitore
Una delle classi di farmaci più usate per contrastare la pressione alta sono gli inibitori dell’enzima Angiotensina-1-Converting (ACE). Questo enzima infatti è in grado di trasformare una proteina che è normalmente presente nel sangue, l’angiotensina I, in un’altra molecola chiamata angiotensina II. Quando nel circolo sanguigno è presente Angiotensina II, il surrene produce aldosterone e la pressione si alza.
La molecola chiamata 8-gingerolo, presente nello zenzero, si lega con l’enzima ACE e lo blocca, impedendo la cascata di reazione chimiche che porterebbe alla contrazione dei muscoli e quindi all’ipertensione arteriosa [5].
Pressione alta in gravidanza: il ruolo dello zenzero per prevenire i rischi
Durante la gestazione ed il parto, le donne sono soggette ad un pericoloso aumento della pressione, che rappresenta il primo fattore di malattia e di mortalità per madri e feti durante il parto. Per contrastare questo pericolo, le donne sono spesso sottoposte a cure per ridurre la pressione.
Lo zenzero è stato testato in uno studio pubblicato nel 2020 per la prevenzione dell’ipertensione gestazionale, ottenendo strepitosi risultati. L’assunzione giornaliera di zenzero ha infatti normalizzato, nelle donne in gravidanza, i livelli di colesterolo e i depositi di grasso nel sangue, proteggendole dal rischio cardiaco connesso alla loro condizione [6]. Secondo le conclusioni dello studio, quindi, l’integrazione di zenzero nelle donne in gravidanza dovrebbe essere sempre raccomandata per tenere a bada la pressione alta.
Zenzero e diabete: come contrastare il principale alleato dell’ipertensione
La pressione alta è molto spesso associata al diabete, che ne costituisce una delle principali aggravanti. I soggetti diabetici, infatti, hanno già una probabilità più elevata di incorrere in malattie cardiovascolari rispetto al resto della popolazione, il che li rende particolarmente fragili in caso di ipertensione.
Uno studio dell’Università di Cambridge ha dimostrato come l’assunzione regolare di zenzero riduce i livelli di glicemia, i livelli di colesterolo e di iperlipidemia, abbassando notevolmente le complicanze legate al diabete e il rischio cardiovascolare [7].
Altri effetti benefici dello zenzero sulla salute
Oltre alla capacità di contrastare la pressione alta, lo zenzero possiede una grande quantità di altre proprietà benefiche, grazie all’azione di altri composti presenti nell’estratto secco di questo formidabile nutraceutico. Grazie all’azione di α- Zingiberene, il β-sesquifellandrene, l’α-farnesene, il geraniolo e l’ar-curcumene, lo zenzero ha dimostrato, in studi clinici pubblicati sulle più prestigiose riviste mediche, di avere effetti [8]:
- antimicrobici,
- anticonvulsivi,
- analgesici,
- antinfiammatori,
- anti-diabetici,
- anti tumorali,
- antiallergic,
- ipocolesterolizzanti.
Per tutte queste ragioni, integrare lo zenzero regolarmente attraverso integratori alimentari specifici garantisce beneficio a tutto l’organismo ed un benessere privo di controindicazioni.
Referenze
- Exploring a New Natural Treating Agent for Primary Hypertension: Recent Findings and Forthcoming Perspectives;
- Evaluation of daily ginger consumption for the prevention of chronic diseases in adults: A cross-sectional study;
- Ginger (Zingiber officinale Roscoe) in the Prevention of Ageing and Degenerative Diseases: Review of Current Evidence;
- Antioxidant activities of ginger extract and its constituents toward lipids;
- Analysis of molecular interactions of 8-gingerol compounds in Ginger (Zingiber officinale) as ACE Inhibitor;
- The Effect of Extract Red Gingger (Zingiber Officinale Var. Rubrum) on Reducing the Blood Pressure Level among Maternal with Gestasional Hypertension;
- Anti-diabetic and hypolipidaemic properties of ginger (Zingiber officinale) in streptozotocin-induced diabetic rats;
- Botany, phytochemistry and antimicrobial activity of ginger (Zingiber officinale): A review.