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Dolore al cuoio capelluto o Tricodinia: da cosa dipende e come risolverlo in modo naturale

    All’incirca il 20% delle donne e il 7% degli uomini soffre di dolore intenso al cuoio capelluto, una sindrome che in gergo medico è chiamata Tricodinia. Il dolore al cuoio capelluto può essere diffuso su tutta la testa o circoscritto in alcune aree, acuto o cronico, e in molti casi è un primo segnale d’allarme che precede la perdita dei capelli.

    Le cause che possono portare a tricodinia sono diverse e includono lo stress e problemi di natura infiammatoria, in molti casi correlati tra loro.

    I rimedi per questo diffuso problema esistono e prevedono l’utilizzo di diversi prodotti naturali, che possono alleviare o eliminare i sintomi senza causare effetti collaterali e, come sempre, Salute Segreta ha selezionato per voi i prodotti migliori sul mercato.

    Cosa sappiamo del dolore al cuoio capelluto?

    parere medico

    La tricodinia può manifestarsi come un dolore intenso e diffuso, un prurito insistente o un bruciore su tutto o parte del cuoio capelluto. Si ritiene che il dolore parta dal follicolo del capello, che risulta infiammato e stimola cellule particolari, detti nocicettori. Queste cellule sono i recettori responsabili della sensazione di dolore e normalmente si attivano quando sono sollecitate con notevole intensità. Nei soggetti che soffrono di dolori al cuoio capelluto, invece, i nocicettori sono molto più sensibili del normale e basta un leggero tocco, come una carezza o il passaggio di una spazzola, per innescare il dolore. Nei casi acuti, il dolore si genera anche in totale assenza di contatto.

    Secondo molte statistiche le donne soffrono di dolori al cuoio capelluto molto più spesso degli uomini. Alcuni autori ritengono che questa differenza potrebbe essere dovuta all’abitudine di portare i capelli lunghi, che essendo più pesanti sollecitano di più i follicoli del capello. Secondo altri autori, invece, la maggiore incidenza della tricodinia nelle donne sarebbe solo apparente: in effetti è raro che un paziente riferisca di soffrire di dolori al cuoio capelluto se non gli viene chiesto esplicitamente, perché spesso questo problema è sottovalutato oppure per ragioni di imbarazzo personale. E’ opinione di alcuni studiosi, quindi, che gli uomini siano semplicemente più restii a segnalare il problema rispetto alle donne.

    I sintomi possono variare notevolmente in intensità e distribuzione: in alcuni soggetti si manifesta come un leggero prurito localizzato, in altri con dolore intenso distribuito su tutta la testa.

    Il fastidio può essere così intenso da provocare insonnia o spingere chi ne soffre a cambiare le proprie abitudini o assumere comportamenti inusuali.

    Il dolore al cuoio capelluto è considerato una neuropatia, cioè una sindrome dolorosa che apparentemente sembra non avere una causa scatenante ed è spesso messa in relazione a stress o a problemi che causano la caduta dei capelli, come l’alopecia o il telogen effluvium.

    Dolore al cuoio capelluto e caduta dei capelli. Sono collegati?

    capelli

    Purtroppo, in molti casi la comparsa di dolori consistenti e prolungati al cuoio capelluto prelude alla caduta dei capelli. Tra le condizioni che comportano la caduta dei capelli, quelle associate alla tricodinia sono:

    • l’alopecia da stress, in cui la caduta dei capelli è dovuta a forti tensioni emotive e stati ansiosi,
    • l’alopecia androgenetica, dovuta cioè alla conversione di elevate quantità di testosterone in diidrotestosterone (è una condizione genetica ed è associata a dolore del cuoio capelluto in una minoranza dei casi),
    • l‘alopecia aerata cioè, una infiammazione cronica dei bulbi piliferi che causa caduta dei capelli localizzata e a chiazze,
    • telogen effluvium.

    Il telogen effluvium, in particolare, sembra essere la condizione associata con maggiore frequenza alla tricodinia. Il telogen effliuvium è una condizione per cui i capelli cadono ad un ritmo molto elevato perché i follicoli piliferi arrivano alla fine del proprio ciclo vitale. Questa particolare condizione può essere acuta e durare alcuni mesi, dopodiché è seguita da una fase di ricrescita dei capelli, oppure essere cronica, cioè perdurare a lungo e non essere reversibile.

    Stress e infiammazioni: il meccanismo d’azione della tricodinia

    Per comprendere come combattere la tricodinia, cioè il dolore al cuoio capelluto, bisogna comprendere nel dettaglio il meccanismo con cui agisce.

    La chiave del problema pare essere una molecola ben precisa, che i ricercatori hanno chiamato SP, cioè Sostanza P. La sostanza P è un neuropeptide, cioè una catena di amminoacidi prodotta dalle cellule nervose, appartenente alla famiglia delle tachinine. La sostanza P è prodotta e rilasciata dalle cellule nervose del cuoio capelluto ed agisce come un fattore pro-infiammatorio. I follicoli piliferi si infiammano e l’infiammazione coinvolge i recettori del dolore, causando l’insorgere del problema. In molti casi, la produzione e il rilascio di sostanza P è legato a fattori di stress, sia di natura psicologica che fisica. In questo modo, secondo i ricercatori, si spiega anche in che modo lo stress sia legato alla caduta dei capelli. Non è casuale, infatti, che ansia e depressione siano spesso accompagnati a dolori del cuoio capelluto oltre che ad alopecia. In genere, dopo circa tre mesi dalla comparsa della tricodinia, si assiste ad una perdita dei capelli più o meno intensa. 

    Condizioni patologiche associate al dolore del cuoio capelluto

    ansia e stress

    In alcuni casi il problema della tricodinia è dovuto alla presenza di una malattia associata alla pelle. Le patologie che più spesso si accompagnano al dolore del cuoio capelluto sono le dermatiti, in particolare la dermatite seborroica, la psoriasi, l’acne, la follicolite decalvante.

    In alcuni casi, anche se può sembrare strano, la causa principale è dovuta alla tendenza a digrignare con forza i denti durante la notte (Bruxismo). Nelle persone che soffrono di Bruxismo, infatti, la tensione neuro-muscolare crea uno stress fisico che arriva a coinvolgere la pelle del cuoio capelluto e causa l’infiammazione dei follicoli piliferi.

    Come intervenire in caso di dolori al cuoio capelluto

    Per risolvere  una volta per tutte e in modo naturale il problema del dolore al cuoio capelluto si possono seguire diverse strade, in relazione al tipo di problema che stiamo affrontando.

    Lo stress, ad esempio, può essere combattuto attraverso l’utilizzo di prodotti che stimolano positivamente il sistema nervoso, equilibrando mente e corpo in maniera ottimale. Non bisogna dimenticare che lo stress, infatti, è il risultato di uno sbilanciamento tra le molecole prodotte dalle vie nervose che inducono il riposo (vie parasimpatiche) e quelle che inducono l’allerta e preparano alla lotta (vie simpatiche), che possono essere bilanciate con i giusti prodotti naturali.

    Gli stati infammatori e le dermatiti, invece, possono essere gestite con l’uso di prodotti naturali che contrastano le vie biochimiche che ne sono la causa.

    Prodotti per eliminare i dolori del cuoio capelluto: la selezione di Salute Segreta

    Salute Segreta, ha selezionato per voi i migliori prodotti, tutti rigorosamente naturali, per combattere i dolori del cuoio capelluto in tutte le sue forme.

    Un ottimo prodotto per coloro in cui i dolori al cuoio capelluto sono causati da dermatiti e acne, è NonAcne, l’integratore naturale a base di estratti vegetali in grado di nutrire la pelle ed agire sull’infiammazione che causa la dermatite e il dolore alla cute della testa. Grazie al contenuto di procianidine, isoflavonoidi, fenoli e altri composti antiossidanti NonAcne riesce a riequilibrare la normale condizione fisiologica della pelle di tutto il corpo, contribuendo a eliminare l’acne, ridurre la produzione di sebo e tutti i problemi ad esse associati.

    Nei casi di tricodinia da stress, vi consigliamo Restilen, un integratore a base di Serenzo™ e radice di Ashwagandha, che inibisce la gli effetti della dopamina, l’ormone dello stress, e ha effetti ansiolitici, antinfiammatori e rilassanti senza indurre effetti collaterali di alcun tipo.

    Una classe di molecole estremamente efficaci per combattere i dolori del cuoio capelluto di qualunque origine (infiammatoria, patologica o da stress) è quella dei cannabinoidi vegetali.

    Queste molecole, infatti, sono in grado di bloccare la sostanza P impedendo che questo peptide inneschi l’infiammazione dei follicoli piliferi. L’azione dei cannabinoidi è utile in tutti i casi di dolore del cuoio capelluto perché la sostanza P è responsabile dell’infiammazione in tutti i tipi di tricodinia. Tra i prodotti reperibili sul mercato, Kanabialica è, a nostro avviso, il migliore perché contiene un elevato titolo di cannabinoidi vegetali uniti ad un mix di composti antiossidanti, antinfiammatori e rivitalizzanti che avranno un effetto benefico sull’intero organismo.

    Per tutti i casi di dolori associati alla perdita di capelli, il rimedio migliore è Folisin, che contiene, oltre a molti altri principi attivi, la Capsaicina, in grado di contrastare efficacemente l’azione della sostanza P nei follicoli dei capelli ed arresta la caduta.

    Combattere l’infiammazione cronica con uno stile di vita salutare

    mirtilli

    Alla base del dolore al cuoio capelluto c’è, come abbiamo visto, uno stato di infiammazione cronica che coinvolge la cute della testa.

    Lo stile di vita e l’alimentazione possono fare tanto per eliminare o limitare l’insorgere degli stati infiammatori nel nostro organismo. Molti alimenti, infatti, contengono sostanze che promuovono l’infiammazione e andrebbero quindi evitati o consumati in piccole quantità. Prodotti ricchi di sostanze antiossidanti sono invece di grande aiuto per il benessere generale dell’organismo. Tra questi, i più ricchi di sostanze antiossidanti sono:

    • i mirtilli,
    • l’uva rossa, in particolar modo la buccia,
    • barbabietola,
    • succo di pompelmo,
    • arancia amara,
    • more,
    • spinaci cotti,
    • peperoni,
    • fragole.

    Gli alimenti che favoriscono l’ossidazione, e andrebbero quindi consumati con moderazione, sono invece quelli ricchi di grassi e ad elevato indice glicemico, come:

    • zuccheri semplici,
    • cereali raffinati,
    • latticini,
    • olio di palma,
    • arachidi.
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    Deborah Dellucci

    Deborah Dellucci

    Laureata all'università La Sapienza di Roma nel 1995, dopo anni di lavoro "convenzionale" ho scoperto la fervida e incontenibile passione per la divulgazione online. Scrivo di integratori e pillole per il dimagrimento, di diete, di fitness e rimedi per tonificare il corpo, di salute femminile e salute in generale, di bellezza, nutrizione e benessere a 360 gradi, di utensili per la casa e la cucina. Prendo il mio lavoro molto seriamente, la mia missione è quella di aiutare le persone a vivere al meglio la propria vita. Le informazioni che troverai su questo blog sono tratte da fonti scientifiche selezionate, affidabili e sempre aggiornate. Chi siamo »

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