La Stitichezza in Gravidanza è uno dei disturbi più comuni durante questo periodo speciale della vita: ecco come combatterla in modo naturale.
La stitichezza è un disturbo molto diffuso tra uomini e donne di ogni età. E sono proprio le donne a essere più portate a svilupparla: infatti, tra le varie cause che possono portare alla stipsi, c’è anche la gravidanza.
Eh già: la stitichezza in gravidanza è un problema molto comune e fastidioso che interessa quasi la metà delle donne in dolce attesa.
Ma tranquilla: è possibile combattere la stitichezza in gravidanza utilizzando alcuni rimedi naturali: l’alimentazione, lo sport e il mio integratore contro la stipsi preferito: Colon Broom.
In questo articolo troverai tutti i migliori rimedi naturali per la stitichezza in gravidanza: continua a leggere per saperne di più!
Stitichezza in gravidanza: perché si presenta?
Ma partiamo dalle basi: perché durante la gravidanza tendiamo a soffrire di stipsi?
I motivi sono diversi:
- cambiamenti ormonali;
- aumento di volume dell’utero;
- assunzione di farmaci;
- aumento della sedentarietà.
- cambiamenti nell’alimentazione;
- indebolimento del pavimento pelvico.
Ora ti spiego tutto nel dettaglio.
Cambiamenti ormonali
Il responsabile numero uno della stitichezza in gravidanza è il progesterone: un ormone che l’organismo produce abbondantemente durante la dolce attesa, soprattutto durante i primi 3 mesi, e che ha funzione miorilassante, ovvero in grado di rilassare i muscoli: le grandi quantità di progesterone, in pratica, servono a evitare che l’utero abbia contrazioni nei primi 7-8 mesi della gravidanza.
Il problema è che l’azione miorilassante del progesterone non si limita all’utero e all’area genitale, ma coinvolge anche altre aree del corpo, inclusa la muscolatura intestinale, che normalmente si contrae per generare la peristalsi intestinale, cioè un meccanismo del nostro corpo che ha lo scopo di spingere le feci lungo l’intestino e verso l’uscita.
In gravidanza queste contrazioni si fanno meno intense, dunque le feci transitano più lentamente e tendono a indurirsi, creando la stipsi.
Per lo stesso motivo, il progesterone è responsabile anche del rilassamento della giunzione gastroesofagea, che favorisce l’aumento dell’acidità di stomaco e del reflusso gastroesofageo in gravidanza, e dei muscoli involontari che rivestono le pareti dei vasi sanguigni e linfatici, favorendo la comparsa di vene varicose, emorroidi e ritenzione idrica.
E non è tutto. Mentre il progesterone favorisce la stipsi nei primi mesi della gravidanza, nell’ultimo trimestre interviene l’aldosterone: un altro ormone che aumenta l’assorbimento di liquidi ed elettroliti, indurendo ulteriormente le feci e rallentandone il transito.
Aumento del volume dell’utero
Un altro fattore da tenere in considerazione è ovviamente l’aumento di volume dell’utero, che a partire dal terzo-quarto mese inizia a crescere esponenzialmente, “schiacciando” l’intestino e ostacolando il transito delle feci.
Alimentazione, farmaci e movimento
Alimentazione e movimento sono importantissimi per la regolarità intestinale. In gravidanza però può capitare di avere delle alterazioni in entrambi questi ambiti:
- durante i primi mesi di gravidanza, complici le nausee, spesso si riduce il consumo di fibre, essenziali per il transito intestinale e l’ammorbidimento delle feci;
- durante gli ultimi mesi, invece, il pancione pesante, il mal di schiena e le gambe doloranti impediscono di fare attività motoria, essenziale per favorire il transito delle feci.
Un altro fattore che aumenta le probabilità di soffrire di stitichezza in gravidanza è l’assunzione di alcuni farmaci e integratori come quelli a base di ferro, gli analgesici o gli antiacido, che potrebbero avere la stipsi tra gli effetti collaterali.
Il ruolo del pavimento pelvico
I muscoli del pavimento pelvico sono importantissimi per la defecazione, ma con la gravidanza e subito dopo il parto tendono a indebolirsi. Questo avviene per diverse ragioni:
- l’azione miorilassante del progesterone;
- l’aumento di peso sia dell’utero che della mamma;
- la necessità di sforzarsi molto per defecare a causa delle feci dure.
Tutti questi fattori indeboliscono il pavimento pelvico rendendo più difficoltosa la defecazione. Questo indebolimento è anche responsabile dell’incontinenza, del prolasso degli organi pelvici e della sindrome del perineo discendente, che fanno parte delle disfunzioni che possono verificarsi durante la gravidanza.
Come combattere la stitichezza in gravidanza: rimedi naturali
Ma veniamo a noi: quali sono i migliori rimedi naturali contro la stitichezza in gravidanza? Fondamentalmente, si tratta di intervenire sulle cause della stipsi: ecco come.
Alimentazione contro la stitichezza in gravidanza
Punto primo: non appena le nausee lo renderanno possibile, per contrastare la stipsi in gravidanza è importante avere un’alimentazione sana e bilanciata, ricca di fibre solubili e insolubili. Queste fibre, infatti, lavorano in sinergia con l’acqua per favorire l’aumento del volume delle feci, ammorbidirle e lubrificarle, in modo da facilitarne il transito.
Trovi le fibre:
- nei cereali integrali, in primis orzo, avena, segale e crusca;
- nei legumi;
- nella verdura e in particolare nella verdura a foglia verde e nel finocchio, da consumare opportunamente lavati e cotti per scongiurare il rischio di toxoplasmosi;
- nella frutta secca (da evitare le arachidi);
- nella frutta fresca (da consumare esclusivamente sbucciata, sempre per la questione della toxoplasmosi), soprattutto se si tratta di fichi, prugne e mele cotte, mentre sono da escludere banana e caco acerbi, che hanno azione costipante.
È consigliabile anche il consumo di yogurt e kefir, assicurandosi che siano prodotti con latte pastorizzato, e l’utilizzo dell’olio di oliva come condimento. Anche i semi di lino sarebbero lassativi, ma sono sconsigliati in gravidanza.
È da ridurre, invece, il consumo di alimenti astringenti come riso, farine raffinate, limone, tè e patate lesse.
Bevi tanta acqua
La chiave per permettere alle fibre di ammorbidire le feci e facilitarne il transito è l’acqua, che in un certo senso “attiva” le proprietà delle fibre. Per questo (ma anche per contrastare la ritenzione idrica) è importantissimo bere abbastanza acqua durante i mesi della gravidanza, assestandosi su 2 litri al giorno all’incirca.
Lo so, non è facile, soprattutto quando il pancione cresce e inizi ad avere costantemente bisogno di urinare, ma è importantissimo per combattere la stitichezza in gravidanza.
Integratori per la stitichezza adatti in gravidanza
Se nonostante l’alimentazione e l’assunzione di liquidi non riesci a defecare senza sforzarti e con la giusta frequenza, ti consiglio di assumere un integratore naturale contro la stitichezza.
Mentre gran parte dei lassativi è sconsigliato in gravidanza, infatti, alcuni integratori sono assolutamente sicuri e utilizzabili senza pericoli per il bambino.
Uno di questi è Colon Broom: un integratore prodotto in Germania, senza zuccheri aggiunti, coloranti, conservanti o aromi artificiali. Colon Broom agisce grazie alla presenza di semi di Psillio, ricchi di fibre solubili che fanno aumentare il volume delle feci e ne ammorbidiscono la consistenza, facilitandone il transito.
I semi di psillio non solo sono assolutamente sicuri in gravidanza, ma sono addirittura consigliati per le donne in gestazione e durante l’allattamento.
La loro efficacia è confermata da numerosi studi scientifici ed è stata ratificata anche dal Ministero della Salute. Gli effetti sono visibili già dopo i primi due giorni dall’assunzione: riuscirai a defecare in modo regolare e senza sforzi.
Puoi acquistare Colon Broom sul sito ufficiale del produttore: se scegli un multipack, riceverai una scorta che ti basterà per tutta la durata della gravidanza e potrai ottenere sconti fino al 70%.
Ovviamente, nonostante lo psillio sia sicuro al 100%, ti suggerisco di chiedere consiglio al tuo medico prima di assumerlo: un suggerimento che vale non solo per Colon Broom, ma per qualsiasi integratore o farmaco tu decida di assumere durante la gravidanza! Insieme al tuo medico, puoi valutare anche l’assunzione di un probiotico che alimenti la tua flora batterica intestinale.
Usa lo Squatty Potty
Come spiegavo anche nel mio articolo sui rimedi naturali per la stitichezza, un fattore spesso trascurato ma molto importante quando si soffre di stipsi è la posizione che assumi quando sei sul gabinetto. Anche in gravidanza.
Sedersi con le gambe e il busto a 90 gradi infatti non aiuta la defecazione, anzi: il colon si strozza e le feci faticano ad uscire. La posizione ideale è quella accovacciata, con gambe e busto piegati a 35 gradi: in questa posizione i muscoli dell’addome stimolano l’intestino, il retto si distende e le feci escono più naturalmente.
Per ottenere questa posizione, finché il pancione lo permette, puoi usare un rialzino da posizionare di fronte al wc e su cui poggiare i piedi durante la defecazione. Io uso Squatty Potty e giuro, insieme a Colon Broom mi ha cambiato la vita! Ti lascio il link qui sotto:
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Muoviti di più
Lo so: fare attività fisica in gravidanza non è semplice, soprattutto quando, dopo il quarto mese, la pancia è bella ingombrante. L’attività fisica però è importante per stimolare la peristalsi. Il consiglio che posso darti è di fare moto nei limiti del possibile: scegli un’attività a bassa intensità come la camminata, oppure prova a iscriverti a un corso di yoga dedicato alle donne incinte.
Fai fisioterapia per il pavimento pelvico
Avere un pavimento pelvico robusto è importante non solo per contrastare la stitichezza in gravidanza, favorita dall’indebolimento di questi muscoli, ma anche per migliorarne l’elasticità ed evitare che si verifichino lacerazioni durante il parto.
Per allenare il pavimento pelvico puoi svolgere gli esercizi di Keller, da svolgere con la vescica rigorosamente vuota, distesa sulla schiena e con le gambe piegate. Gli esercizi consistono in una serie di contrazioni dei muscoli pelvici: cioè quello che fai quando ti scappa la pipì e vuoi trattenerla, hai presente?
Una volta assunta questa posizione:
- Contrai i muscoli pelvici per 5-10 secondi e poi rilassali per lo stesso tempo. Ripeti per circa 12-15 volte.
- Effettua delle contrazioni più lente e progressive: immagina di cercare di far risalire qualcosa dall’esterno all’interno della vagina, per poi farlo scendere lentamente.
- Sempre nella stessa posizione, stringi una pallina o un asciugamano morbido tra le ginocchia per 10 secondi, poi rilascia. Ripeti per 15-20 volte.
MI raccomando: quando effettui questi esercizi, concentrati sul pavimento pelvico e cerca di evitare di contrarre anche i glutei, le gambe o l’addome. Per facilitare il tutto, sia durante la gravidanza che dopo il parto, puoi rivolgerti a un fisioterapista del pavimento pelvico, che saprà aiutarti a rafforzare e allenare questa zona del corpo al meglio.
La stitichezza in gravidanza è pericolosa?
Generalmente la stitichezza non ha rischi o pericoli particolari, nemmeno in gravidanza.
C’è da dire però che la stitichezza in gravidanza può contribuire all’insorgenza di alcuni disturbi comuni a molte donne durante e dopo la dolce attesa.
Innanzitutto, la necessità di sforzarsi molto per espellere le feci dure può contribuire alla formazione delle emorroidi, che già tendono a interessare le donne in gravidanza e dopo il parto a causa dei cambiamenti ormonali.
Inoltre lo sforzo continuo favorisce l’indebolimento del pavimento pelvico e, come accennavo anche prima, può causare incontinenza, prolasso e sindrome del perineo discendente.
Cercare di andare di corpo regolarmente in gravidanza quindi è molto importante. Nei casi più disperati è possibile utilizzare dei lassativi: quelli considerati sicuri in gravidanza sono glicerina, lattulosio e sorbitolo, mentre le altre sostanze sono da evitare. I lassativi però vanno utilizzati con cautela perché un loro abuso può portare, oltre alla dipendenza dal lassativo per defecare, anche ad altri problemi di salute: quindi usali sono quando è strettamente necessario e con il parere favorevole del tuo medico.
La soluzione, secondo me, è utilizzare un integratore come Colon Broom, che contiene esclusivamente fibre e non irrita l’intestino per stimolare la peristalsi, ma si limita ad ammorbidire le feci favorendone il transito.