Sicuramente hai sentito parlare dei probiotici: integrati nell’alimentazione, sembrano essere davvero efficaci nel contrastare un’ampia serie di condizioni di salute negative.
Ma cosa sono i probiotici? A cosa servono? Quali scegliere?
In questo articolo risponderò a tutte le tue domande su probiotici: continua a leggere per saperne di più!
Probiotici: cosa sono?
I probiotici sono dei ceppi batterici “buoni” naturalmente presenti nell’organismo umano e in particolare nell’intestino.
Per definirsi probiotici, questi batteri devono:
- essere compatibili con l’intestino, quindi in grado di colonizzarlo e di favorire la crescita degli altri batteri buoni;
- ostacolare i batteri patogeni;
- essere in grado di arrivare integri all’intestino, sopravvivendo ai succhi gastrici;
- essere salubri e innocui, dunque non pericolosi per la salute umana.
Tipi di probiotici
I prodotti a base di probiotici contengono solitamente batteri appartenenti a 3 famiglie:
- bifidobatteri, i più noti dei quali sono bifidum, animalis, infantis, lactis, breve, longum e adolascentis;
- lattobacilli, ad esempio casei, acidophilus, salivarius, johnsonii, plantarum, reuteri, rhamnosus e crispatus, presenti, oltre che nell’intestino, all’interno della vagina;
- eubacteria.
Probiotici: a cosa servono?
I probiotici, assunti con un integratore o con il cibo, colonizzano l’intestino, andando ad arricchire e rafforzare il naturale microbiota intestinale: una popolazione di miliardi di batteri di oltre 400 specie diverse, che inizia a formarsi da neonati alla prima poppata ed è unica e personale, diversa per ogni individuo: un po’ come un’impronta digitale.
A cosa serve la flora batterica intestinale?
I batteri che popolano il nostro intestino sono estremamente importanti e svolgono molte funzioni:
- ostacolano la colonizzazione dell’intestino da parte dei batteri patogeni;
- contribuiscono alla normale digestione e all’assorbimento dei nutrienti;
- producono sostanze utili come la Vitamina K;
- proteggono l’intestino dalle infiammazioni;
- migliorano la funzionalità del colon, regolarizzando il transito intestinale;
- rafforzano il sistema immunitario.
I probiotici hanno la funzione di supportare il microbiota intestinale in tutte queste funzioni [1].
Che succede se la flora intestinale è alterata?
L’alterazione della flora batterica intestinale si chiama disbiosi del microbiota intestinale. Può avere varie cause: virus o patologie gastrointestinali, una terapia antibiotica, un’alimentazione scorretta e sregolata, oppure patologie come il colon irritabile, il morbo di Chron o il diabete di tipo 2.
L’alterazione può essere qualitativa o quantitativa e, in ogni caso, compromette tutte le funzioni connesse al microbiota.
In questi casi, a risentirne non è solo l’intestino, che può manifestare sintomi come diarrea o stitichezza, ma il corpo a tutto tondo: la digestione diventa lenta, diventa più facile ammalarsi, ci si sente spesso stanchi, si ha una sensazione di malessere generale. E, data la connessione nervosa tra intestino e cervello, anche la psiche può risentire degli squilibri del microbiota, con manifestazioni ansiose.
Quando si hanno questi sintomi, arricchire la propria dieta di probiotici diventa importante per ristabilire la salute della flora batterica intestinale, per proteggerla, per supportarla e per ripristinare il normale funzionamento del corpo.
Per avere la certezza di soffrire di disbiosi, è possibile effettuare un particolare esame delle feci chiamato Test Genetico del Microbiota.
Quando si usano i probiotici?
Data la loro partecipazione a numerosi processi, i probiotici possono essere utilizzati a diversi scopi:
- per regolarizzare il transito intestinale, alleviando sia la diarrea che la costipazione;
- durante gli episodi di diarrea del viaggiatore;
- contro la stitichezza cronica;
- durante e a seguito dell’assunzione di un antibiotico o di una forte diarrea;
- per rafforzare il sistema immunitario;
- a seguito di una gastroenterite;
- per alleviare i sintomi dela sindrome del colon irritabile;
- in caso di diverticolosi;
- contro vaginite, infezione da candida e infezioni delle vie urinarie;
- per ridurre i sintomi di allergie e intolleranze alimentari;
- contro le infiammazioni del cavo orale;
- per ridurre il colesterolo nel sangue [2];
- per prevenire il tumore al colon.
Probiotici per dimagrire: funzionano?
No.
Nonostante sia stata dimostrata una correlazione tra squilibri della flora intestinale e aumento di peso e scarsa regolazione dell’appetito, i probiotici NON servono per dimagrire e non sono un prodotto dimagrante.
Probiotici e fermenti lattici sono la stessa cosa?
No, non sono la stessa cosa: in pratica tutti i probiotici sono fermenti lattici, ma i fermenti lattici non si limitano ai probiotici.
Sia i probiotici che i fermenti lattici sono batteri appartenenti allo stesso gruppo. Ma, mentre i probiotici, come ti dicevo nei paragrafi precedenti, svolgono svariate funzioni intervenendo direttamente sulla flora batterica intestinale, I fermenti lattici hanno la funzione di far fermentare il latte e metabolizzare il lattosio producendo acido lattico e, a meno che non si tratti di fermenti lattici probiotici, non hanno effetti diretti sulla flora dell’intestino.
Tra i fermenti lattici troviamo ceppi batterici come Lattobacilli (che sono fermenti lattici probiotici), Lattococchi, Leuconostoc, Pediococcusm e Streptococchi.
Probiotici o prebiotici?
Una distinzione che crea spesso confusione è quella tra probiotici e prebiotici.
Mentre i probiotici sono batteri vivi, i prebiotici sono fibre alimentari solubili e non digeribili dall’uomo, che rappresentano il nutrimento dei probiotici e ne favoriscono la crescita all’interno dell’intestino: in altre parole, i prebiotici sono il cibo dei probiotici.
Data la loro azione nel favorire la crescita del microbiota, i prebiotici sono utili per ottimizzare le funzioni immunitarie e intestinali poiché agiscono in sinergia con i probiotici.
Esistono degli integratori chiamati simbiotici che contengono un mix di probiotici e prebiotici: essi risultano piuttosto efficaci perché hanno una migliore sopravvivenza dei batteri probiotici e una maggiore efficacia nel colonizzare l’intestino grazie alla presenza di prebiotici [3].
Migliori probiotici in commercio: quali scegliere?
In commercio esistono centinaia di probiotici differenti: normali o simbiotici, in capsule o in bustine, con pochi ceppi batterici, con diversi dosaggi di batteri vivi. Scegliere, quindi non è affatto facile.
La scelta del probiotico dipende molto dalle tue esigenze e dal tipo di problematica su cui vuoi intervenire. Per aiutarti a districarti in questo mondo ampio e complicato, ho stilato questa classifica dei migliori probiotici in commercio.
Probiotici: dove si comprano?
I prebiotici sono farmaci senza obbligo di prescrizione medica, dunque, oltre che in farmacia e parafarmacia, puoi trovarli anche online: una scelta che consiglio (a meno che tu non abbia bisogno di prodotti specifici per far fronte a patologie particolari) perché è più facile trovare ottimi prodotti a prezzi più bassi rispetto a quelli applicati dai negozi fisici.
Come scegliere i probiotici?
Di solito, sono considerati più efficaci i probiotici che contengono:
- una buona varietà di ceppi batterici;
- un numero di batteri elevato;
- simbiotici (quindi contenenti anche prebiotici) o addizionati con vitamine e sali minerali che supportano i probiotici sia a livello digestivo che immunitario.
Ovviamente queste indicazioni sono generali. Se hai particolari patologie o problemi gastrointestinali, chiedi consiglio al medico, al farmacista o al gastroenterologo, che sapranno consigliarti il tipo di prebiotico più adatto alle tue esigenze.
Probiotici: come assumerli
I probiotici vanno assunti a stomaco vuoto (a meno che il foglietto illustrativo non riporti indicazioni differenti), per almeno 3-4 settimane, e mai in numero inferiore al miliardo di microorganismi al giorno.
Non vanno mai assunti con bevande calde o gassate, che disattiverebbero i batteri presenti al loro interno, e vanno distanziati di almeno 2 o 3 ore dall’assunzione di antibiotici e altri medicinali (chiedi consiglio al tuo medico per assicurarti che sia possibile assumerli in contemporanea).
Probiotici negli alimenti
Oltre che negli integratori, puoi trovare i probiotici anche in diversi alimenti, soprattutto nei cibi fermentati e in piccole quantità nei latticini, soprattutto in yogurt e kefir, che vengono spesso addizionati con altri probiotici vivi.
Trovi più informazioni sugli alimenti probiotici nell’articolo “Quali sono gli alimenti probiotici?“.
Probiotici controindicazioni
I probiotici solitamente non hanno particolari controindicazioni e sono sicuri per la salute [4].
Non vanno assunti se, dopo l’utilizzo, si verificano effetti avversi che potrebbero indicare un’intolleranza o allergia, ad esempio la comparsa di rash cutanei, o se si creano situazioni di malessere gastrointestinale. L’uso dei probiotici è da valutare con il medico se hai disturbi o patologie particolari, soprattutto se legati al sistema immunitario.
Referenze
- Probiotics: an overview of beneficial effects;
- Cholesterol-Lowering Probiotics as Potential Biotherapeutics for Metabolic Diseases;
- Introduction to pre- and probiotics;
- Probiotics and safety.