Avere perdite di muco bianco nei giorni immediatamente precedenti al ciclo è un fenomeno piuttosto comune.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno naturale: ma, in ogni caso, è sempre bene osservare e ascoltare il nostro corpo per capire cosa ci vuole comunicare.
In questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere sul muco prima del ciclo: cos’è, a cosa serve, come si presenta quando è normale e quando, invece, potrebbe indicare l’inizio di una gravidanza o l’insorgere di un problema di salute.
Muco prima del ciclo: cos’è
Il muco che capita di trovare sugli slip prima del ciclo si chiama muco cervicale, ed è una secrezione organica prodotta naturalmente all’interno della vagina.
Si chiama “cervicale” perché viene prodotto principalmente dalle cellule endocervicali, situate nella cervice (detta anche collo dell’utero). A questo muco si aggiungono anche delle piccole quantità di liquido provenienti dall’endometrio e dalle tube di Faloppio. La sintesi del muco viene regolata dagli ormoni femminili, come gli estrogeni e il progesterone.
La secrezione di muco è normalissima e interessa moltissime donne. Tuttavia è importante osservare il colore, l’odore e la consistenza del muco cervicale, in quanto questi possono essere indicatori del periodo di maggiore fertilità del ciclo mestruale, di una gravidanza, o di una patologia in corso.
A cosa serve il muco prima del ciclo
Il muco prima del ciclo ha diverse funzioni:
- lubrifica il collo dell’utero;
- ha proprietà batteriostatiche, dunque protegge gli organi genitali interni dalle infezioni;
- regola il passaggio degli spermatozoi: nelle fasi meno fertili del ciclo mestruale ne blocca il passaggio creando un ambiente inospitale, mentre nella fase fertile del ciclo lascia passare gli spermatozoi più vitali e intrappola quelli più deboli.
Come si presenta il muco prima del ciclo: le caratteristiche
L’aspetto del muco prima del ciclo è estremamente soggettivo. In generale e in condizioni normali, il muco prima del ciclo appare biancastro e denso, e al tatto risulta viscoso e appiccicoso. Generalmente è inodore.
La quantità del muco prima del ciclo può variare da persona a persona: se hai perdite abbastanza consistenti che tendono a crearti disagio, ti consigliamo di utilizzare quotidianamente un salvaslip che ti protegga dalle macchie e dalla sensazione di bagnato.
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L’aspetto e la consistenza del muco prima del ciclo tendono a cambiare con il progredire del ciclo mestruale: nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio come.
Muco cervicale e fasi del ciclo mestruale
Il muco cervicale è considerato un indicatore della fertilità della donna durante il ciclo mestruale.
Il ciclo mestruale è formato da 4 fasi: eccole spiegate in estrema sintesi:
- le mestruazioni, cioè le perdite vere e proprie;
- la fase follicolare, in cui il corpo si prepara a far maturare una nuova cellula uovo all’interno del follicolo ovarico;
- la fase ovulatoria, in cui l’oocita è maturo e pronto per essere fecondato, dunque viene espulso dal follicolo all’interno della ruba di Falloppio;
- la fase luteinica, in cui:
- se l’ovulo è stato fecondato, esso va ad annidarsi nell’utero, pronto per avviare la gravidanza;
- se l’ovulo non è stato fecondato, si innescano i processi che porteranno all’espulsione attraverso le mestruazioni.
Durante la fase lutenica, quando la donna è meno fertile, il muco tende a disidratarsi e acidificarsi per rendere l’ambiente più ostile agli spermatozoi. Durante questa fase dunque il muco appare bianco e opalescente oppure leggermente giallognolo, particolarmente denso e poco elastico, se non addirittura grumoso. Se lo prendi tra le dita, il muco non si allunga e tende a spezzarsi.
Dopo le mestruazioni, la quantità di estrogeni nel sangue tende ad aumentare progressivamente fino ad arrivare al suo apice durante la fase ovulatoria, intorno al quattordicesimo giorno prima delle mestruazioni successive: è questo il periodo più fertile più fertile del ciclo mestruale.
In questa fase il muco cervicale cambia: appare più fluido ed elastico, quasi acquoso, simile all’albume dell’uovo, e se preso tra le dita si allunga senza spezzarsi. Durante la fase fertile, infatti, il muco diventa più alcalino e si reidrata per facilitare la sopravvivenza degli spermatozoi e agevolarne il passaggio.
Quando noti che il muco cervicale diventa molto liquido e acquoso, dunque, significa che sei a metà del tuo ciclo mestruale e al massimo della tua fertilità. Si tratta del periodo in cui sei più propensa a restare incinta: se sei alla ricerca di una gravidanza è il momento di agire; se invece vuoi evitare di rimanere incinta, proteggiti bene durante i rapporti.
Esistono anche degli strumenti appositi progettati per monitorare la fertilità del corpo, molto utili se sei alla ricerca di una gravidanza.
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Cos’è lo spotting?
Alcune donne, prima del ciclo o subito dopo, lamentano delle perdite di colore marrone.
Queste perdite non sono da confondere con il muco prima del ciclo: si tratta infatti di spotting, ovvero di piccole perdite di sangue rimasto per lungo tempo all’interno della vagina e dunque ossidatosi.
Le cause dello spotting possono essere varie:
- l’uso di anticoncezionali: nei primi mesi di assunzione della pillola o dopo l’applicazione di anelli vaginali o spirali, il corpo deve adattarsi alla terapia e alla nuova modulazione di ormoni: questa fase di adattamento, può manifestarsi lo spotting;
- presenza di cisti ovariche;
- presenza di polipi o fibromi;
- endometriosi;
- vaginiti o vaginosi;
- pre-menopausa;
- presenza di altre patologie o disturbi che possono dare vita a mutamenti del ciclo, come stress, diabete, colesterolo alto, diete drastiche, disturbi del comportamento alimentare.
Lo spotting, dunque, non è legato al muco prima del ciclo.
Se noti perdite scure di sangue che si ripetono per più mesi, ti consigliamo di parlarne con il tuo medico curante o con il tuo ginecologo.
Alterazioni nella produzione del muco: da cosa possono dipendere
La secrezione del muco cervicale e il suo aspetto, dunque, variano al variare dell’equilibrio ormonale della donna, e in particolare di estrogeni e progesterone.
Un’alterazione di questo equilibrio ormonale, dunque, può alterare l’aspetto del muco: questo è quello che accade ad esempio durante la gravidanza o quando si assume un anticoncezionale.
Con l’assunzione della pillola anticoncezionale, ad esempio, le perdite di muco prima del ciclo tendono ad essere abbondanti durante i primi mesi e, in generale, il muco diventa più denso e acido per ostacolare il passaggio degli spermatozoi.
Ci sono però anche altri fattori che possono alterare colore, consistenza e odore del muco prima del ciclo, ad esempio alcune infezioni e patologie.
Vediamo insieme quali sono le cause dell’alterazione del muco cervicale e come appare il muco in loro presenza.
Muco cervicale e gravidanza
Durante la gravidanza, il muco cervicale ha il compito di proteggere il feto dalle infezioni formando una sorta di tappo che verrà poi rimosso con il parto.
Durante la gravidanza è normale avere perdite anche consistenti di muco bianco o trasparente, molto liquido e acquoso.
Il muco da solo, comunque, non può dirti con certezza se sei incinta oppure no: quindi se noti una secrezione di questo tipo, soprattutto se in concomitanza con un ritardo nelle mestruazioni e con altri sintomi come nausea e capogiri, ti consigliamo di effettuare un test di gravidanza o di recarti dal tuo ginecologo per un’ecografia.
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Se sai di essere incinta e hai delle perdite bianche, puoi stare tranquilla: è del tutto normale. Anche perdite gialline rientrano nella normalità in quanto indicano un’alterazione del pH vaginale.
Se le perdite sono accompagnate da bruciore o cattivo odore, se sono di colore rosso, marrone o verdastro, o se hanno consistenza molto densa e grumosa, ti consigliamo invece di rivolgerti al tuo ginecologo.
Muco cervicale e patologie
Alcune perdite di muco possono essere il campanello di allarme per una patologia o un’infezione batterica o fungina in corso.
Rivolgiti tempestivamente al medico o al ginecologo se noti che le perdite di muco prima del ciclo:
- diventano molto abbondanti;
- hanno un colore inusuale;
- presentano una consistenza strana (ad esempio simile alla ricotta);
- emanano cattivo odore;
- sono accompagnate da prurito, bruciore, fastidio o arrossamento.
Infatti perdite diverse dal solito possono essere sintomi, ad esempio, di:
- candidosi (scopri di più sulla Candida Albicans), un’infezione fungina che si manifesta con perdite dalla consistenza simile alla ricotta e con prurito e bruciore intensi;
- vaginosi, un’infezione batterica spesso associata a perdite bianche o grigie tendenzialmente schiumose e dall’odore molto cattivo;
- infezioni sessualmente trasmissibili come la gonorrea, che spesso porta perdite giallognole e cremose, o la clamidia, che oltre alle perdite mucose porta a prurito e dolore durante i rapporti sessuali;
- tricomoniasi, una malattia sessualmente trasmissibile spesso accompagnata da prurito, irritazioni e perdite giallognole o verdognole dall’aspetto schiumoso.
In questi casi il medico potrà prescriverti un tampone vaginale e/o una cura ad hoc.
Come prelevare il muco cervicale per osservarlo
Come abbiamo visto, quindi, osservare il muco prima del ciclo è importante: sia per massimizzare le tue chance di restare incinta se sei alla ricerca di una gravidanza, che per accertarti dello stato di salute del tuo apparato riproduttore.
Innanzitutto, prima di procedere al prelievo, è importantissimo lavare molto bene le mani, onde evitare di causare infezioni fungine o batteriche.
Preleva un po’ di muco dalla parte terminale della vagina, utilizzando la punta delle dita ben pulite o, meglio, un fazzoletto, e osservane colore, odore e consistenza – eventualmente prendendolo tra due dita.
Per un esame completo e approfondito, comunque, ti consigliamo di recarti dal ginecologo, che potrà prelevare il muco direttamente alla sorgente, ovvero in prossimità della cervice.