Calcolare il proprio periodo fertile è indispensabile quando si cerca una gravidanza, ma anche quando, al contrario, la si vuole evitare.
In questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere al riguardo: cos’è il periodo fertile, qual è la sua connessione al ciclo mestruale, quali metodi è possibile utilizzare per calcolarlo.
Continua a leggere per saperne di più!
Cos’è il periodo fertile?
Il periodo fertile è il periodo del ciclo mestruale in cui è più probabile che, dopo un rapporto sessuale, la donna rimanga incinta.
In questa finestra di tempo infatti le probabilità che lo spermatozoo riesca a fecondare l’ovocita dando inizio alla gravidanza sono maggiori.
Come funziona il ciclo mestruale
Per comprendere qual è il periodo fertile, è importante conoscere le fasi del ciclo mestruale.
Il ciclo dura in media 28 giorni (ma sono considerati normai i cicli che vanno dai 21 ai 32 giorni), e si divide in 4 fasi:
- le mestruazioni, che durano solitamente circa 5 giorni e corrispondono al periodo in cui si hanno le perdite di sangue;
- la fase follicolare (o pre-ovulatoria), che dura circa due settimane. In questa fase il corpo si prepara a far maturare una nuova cellula uovo (detta anche ovocita) all’interno del follicolo ovarico;
- l’ovulazione, della durata di circa 24 ore. In questa fase l’ovocita è maturo e pronto per essere fecondato, dunque viene liberato all’interno della ruba di Falloppio: è qui che eventualmente avverrà l’incontro con lo spermatozoo e la fecondazione;
- la fase luteinica (o post-ovulatoria), che dura circa 2 settimane, in cui l’utero viene preparato alla gravidanza. A questo punto si aprono due opzioni:
- se l’ovulo è stato fecondato, esso va ad annidarsi nell’utero ormai pronto per avviare la gravidanza;
- se l’ovulo non è stato fecondato, il rivestimento interno dell’utero si sfalda e, insieme all’ovocita, viene espulso con le successive mestruazioni.
Quanto dura il periodo fertile?
L’ovulo ha una vita di sole 24 ore, mentre lo spermatozoo sopravvive nel corpo femminile fino a 4 giorni: questo significa che il periodo più fertile per la donna dura 4-5 giorni e comprende il giorno dell’ovulazione e quelli immediatamente precedenti.
Si può rimanere incinta con il ciclo?
Sfatiamo un falso mito: è possibile rimanere incinta con un rapporto sessuale avuto durante le mestruazioni.
È vero che tutti i giorni del ciclo mestruale, esclusi quello della fase ovulatoria e i 3-4 precedenti, sono considerati non fertili, inclusi i giorni delle mestruazioni vere e proprie. Questo però non significa che sia impossibile rimanere incinta: le probabilità di iniziare una gravidanza sono inferiori ma mai pari a zero.
Può capitare ad esempio:
- che lo spermatozoo sopravviva nel tuo utero fino al giorno dell’ovulazione e vada a fecondare l’ovulo;
- che in un mese si verifichi una doppia ovulazione;
- che il calcolo del tuo periodo fertile risulti sbagliato in quanto il tuo ciclo è stato irregolare: può capitare infatti che il ciclo perda regolarità in varie occasioni, ad esempio quando si è sottoposte a un forte stress psichico o fisico.
Perché è importante calcolare il periodo fertile?
Il calcolo del periodo fertile può essere utile:
- per favorire il concepimento: se tu e il tuo partner desiderate un bambino, il periodo fertile è il momento migliore per avere dei rapporti sessuali completi, in quanto la probabilità di rimanere incinta è più alta;
- per evitare una gravidanza: al contrario, se non desideri restare incinta, il periodo fertile è quello in cui è bene evitare di avere rapporti sessuali completi non protetti. In ogni caso, ricorda che il calcolo del periodo fertile non è mai un contraccettivo efficace al 100%, come ti spiegheremo tra qualche paragrafo;
- per individuare la data del presunto parto: il periodo fertile, infatti, dovrebbe corrispondere alla data del concepimento, e conoscerla può agevolare il calcolo della data del parto.
4 modi per calcolare il periodo fertile
Esistono diversi metodi per calcolare il periodo fertile: alcuni legati al calendario, altri ai segnali fisici che il nostro corpo ci manda durante l’ovulazione.
Tieni traccia del tuo ciclo mestruale
Il primo metodo per calcolare il periodo fertile è quello del calendario.
Se hai un ciclo di 28 giorni esatti, prendi nota della data di inizio delle mestruazioni e aggiungi 14-15 giorni: troverai il probabile giorno dell’ovulazione.
In ogni caso, ricorda che l’ovulazione avviene solitamente a metà del ciclo: dunque, se il tuo ciclo è più lungo o più breve di 28 giorni, puoi aggiustare il calcolo aumentando i giorni da aggiungere alla data delle mestruazioni se il tuo ciclo dura di più, o diminuendoli se il dura di meno.
Ad esempio, se il tuo ciclo è di 30 giorni, l’ovulazione avverrà attorno al quindicesimo giorno; se il tuo ciclo dura 21 giorni, il periodo fertile sarà attorno al decimo giorno dopo le ultime mestruazioni; e così via.
In caso di ciclo irregolare, puoi ottenere un calcolo più preciso sottraendo 18 giorni dalla durata del ciclo più corto dell’anno precedente e 11 giorni dalla durata del ciclo più lungo. I numeri che otterrai corrispondono alla finestra di tempo entro la quale potrebbe verificarsi l’ovulazione
Ad esempio, se nell’ultimo anno il tuo ciclo ha avuto una durata variabile compresa tra i 26 e i 30 giorni, sottrai 18 giorni da 26 e 11 giorni da 30. Otterrai 8 e 19: dunque il tuo periodo fertile dovrebbe essere compreso tra l’ottavo e il diciannovesimo giorno a partire dall’ultima mestruazione.
Puoi tracciare il tuo ciclo mestruale alla vecchia maniera, armandoti di agenda e penna, o puoi installare sul tuo smartphone un’app che si occuperà di calcolare per te sia la data delle prossime mestruazioni che il periodo più fertile del tuo ciclo.
Esamina il muco cervicale
L’ovulazione si manifesta anche con sintomi fisici: gonfiore e dolore addominale, seno teso e dolente e, soprattutto, secrezioni di muco.
Come abbiamo già spiegato nell’articolo sul muco prima del ciclo, il muco cervicale è un importante indicatore della fertilità.
Durante il periodo fertile, e quindi immediatamente prima e durante la fase ovulatoria, il muco si idrata e diventa più alcalino per facilitare il passaggio e la sopravvivenza degli spermatozoi, dunque assume un aspetto molto fluido, acquoso ed elastico e, se prelevato con le dita, si allunga senza spezzarsi.
Invece dopo l’ovulazione, quando la donna è meno fertile, il muco cervicale rende l’ambiente ostile agli spermatozoi: diventa quindi più acido e poco idratato, e appare denso, biancastro e molto poco elastico.
Effettua un test di ovulazione
In farmacia, in parafarmacia e online puoi acquistare un test di ovulazione che riconosce nell’urina la presenza dell’ormone LH, secreto abbondantemente durante i 3 giorni precedenti all’ovulazione.
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Si tratta di uno stick da utilizzare come un test di gravidanza: posizionalo sotto il flusso dell’urina, aspetta qualche minuto e il test ti indicherà se ti trovi vicina alla fase ovulatoria.
I test sono sicuri al 90% e sono molto utili per chi è alla ricerca di una gravidanza, in quanto indicano con precisione se ci si trova o meno nel periodo fertile.
Misura la temperatura basale
Un altro metodo molto efficace per determinare il periodo fertile è la misurazione della temperatura basale, ovvero la temperatura corporea misurata la mattina al risveglio.
La temperatura basale tipicamente è di circa 37°. Durante la fase luteinica, cioè a partire dal giorno immediatamente successivo all’ovulazione, la temperatura aumenta di 3, 4 o anche 5 decimi di grado. Se invece il ciclo è stato anovulatorio, cioè privo di ovulazione, la temperatura rimane costante.
Misurare la temperatura basale ogni mattina, quindi, ti permette di sapere se c’è stata effettivamente un’ovulazione o meno e quando: in questo modo portai prevedere più efficacemente il tuo prossimo periodo fertile.
La temperatura basale va misurata con un apposito termometro acquistabile online, in farmacia o in parafarmacia.
- Il metodo sintotermico è un metodo di pianificazione familiare (NFP) riconosciuto a livello scientifico; la temperatura basale, consente di determinare i giorni fertili
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È possibile migliorare la propria fertilità?
Se sei alla ricerca di una gravidanza e vuoi migliorare la tua fertilità, ci sono delle piccole accortezze da seguire.
Innanzitutto uno stile di vita sano è la base per un’ovulazione di qualità: evita il fumo, riduci l’alcol e mantieniti in forma. Pare infatti che le donne sottopeso, sovrappeso o obese tendano ad essere meno fertili di quelle che mantengono il proprio peso forma.
Può essere utile anche assumere un integratore specifico per aumentare la fertilità. Gli ingredienti più utili allo scopo sono:
- le vitamine del gruppo B, in particolare:
- la B6, fondamentale per la formazione degli ormoni;
- la B7, detta anche Inositolo, che regola il ciclo mestruale e ovulatorio;
- la B9, nota come acido folico, che protegge e favorisce lo sviluppo dell’embrione;
- lo Zinco, necessario per il funzionamento di diversi ormoni;
- il Selenio, utile per favorire un sano sviluppo dei follicoli ovarici;
- la Maca Peruviana, che sembra riuscire a stimolare i follicoli a produrre ovociti maturi (scopri le proprietà della Maca Peruviana).
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Evitare una gravidanza: il calcolo del periodo fertile funziona?
Il calcolo del periodo fertile può aiutarti a capire quale sia il periodo migliore in cui avere rapporti sessuali per evitare una gravidanza, ma non è assolutamente da considerare come un vero e proprio contraccettivo.
Addirittura l’indice di Pearl, che valuta l’affidabilità degli anticoncezionali, ha classificato questo metodo all’ultimo posto insieme al coito interrotto.
Come ti spiegavamo nei paragrafi precedenti a proposito della possibilità di restare incinta durante le mestruazioni, le variabili in gioco sono tante, e affidarti solo al calcolo del periodo fertile può esporti al rischio di una gravidanza indesiderata.
Per evitare di restare incinta, quindi, affidati sempre a un contraccettivo sicuro come la pillola, che dovrai farti prescrivere dal tuo ginecologo, o il preservativo, acquistabile in farmacia, al supermercato o online.
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