Amminoacidi per dormire: funzionano? Quali sono i migliori?

Tra i rimedi naturali più utili, alcuni amminoacidi per dormire hanno dimostrato di essere efficaci nel combattere i disturbi del sonno e di non produrre effetti indesiderati.

Alla luce di queste evidenze, sempre più persone si affidano a prodotti che contengono alcuni di questi composti, ma è bene sapere che non tutti sono effettivamente in grado di apportare i benefici sperati. In questa guida vi illustreremo le proprietà degli amminoacidi migliori per favorire il riposo, che possono realmente aiutarvi a godere di un sonno profondo e rilassante.

Amminoacidi per dormire: perché sono una buona scelta?  

I disturbi del sonno sono uno dei principali fattori che condizionano negativamente la vita dell’uomo moderno. Stress, ansia, abitudini di vita sregolate o una predisposizione personale sono alla base di questo problema che affligge milioni di persone in tutto il mondo, specialmente in occidente.

Per contrastare la difficoltà a riposare correttamente, nel corso dei decenni sono state proposte molte formulazioni farmaceutiche, specialmente benzodiazepine e molecole analoghe. Questi composti sono annoverati tra i farmaci sedativi o ipnotici, e sono purtroppo forieri di molti effetti indesiderati (fonte).

Il loro utilizzo a lungo termine, inoltre, causa gravi forme di resistenza e dipendenza, con conseguenze poco piacevoli per la salute.

La ricerca scientifica ha quindi iniziato a rivolgere la propria attenzione verso i rimedi naturali, che sono stati giudicati efficaci e privi di effetti collaterali (fonte).

Tra questi, ottimi risultati sono stati riscontrati proprio dall’utilizzo di alcuni amminoacidi, che possono favorire il sonno in due modi:

• alcuni interagiscono sui processi fisiologici che regolano il ciclo sonno-veglia, equilibrandolo
• altri hanno un generico effetto rilassante e tranquillante, molto utile a combattere i disturbi del sonno legati a fattori psicologici

Non tutti i prodotti che contengono amminoacidi sono in grado di favorire il sonno, anzi alcuni possono avere esattamente l’effetto opposto. Pertanto è bene conoscere quali amminoacidi fanno veramente dormire e quali invece sono inutili o addirittura dannosi, per poter scegliere i prodotti più efficaci. Leggi anche l’articolo riguardo i migliori rimedi naturali per dormire alla grande e l’articolo sulla maschera magnetica per dormire meglio.

Cosa sono gli amminoacidi?

Gli amminoacidi sono molecole organiche dalla formula chimica particolare: Oltre ad uno scheletro composto da atomi di carbonio (come tutte le molecole organiche) contengono azoto (sotto forma di gruppo amminico) e ossigeno legato all’idrogeno (gruppo carbossilico).

Una ventina di questi amminoacidi sono utilizzati dal corpo per produrre le proteine, mentre molti altri hanno funzioni differenti. Alcuni amminoacidi possono essere prodotti dal nostro organismo, altri vanno necessariamente assunti con la dieta e vengono pertanto definiti “essenziali”.

Gli amminoacidi possono trovarsi nelle proteine e in estratti di prodotti vegetali: tra questi ultimi vi sono in genere quelli che possiedono le maggiori proprietà bioattive.

Amminoacidi per dormire: quali sono?

Vediamo ora quali sono gli amminoacidi che realmente hanno un effetto benefico per la salute del sonno e quali, invece, quelli da evitare se già si hanno difficoltà a riposare bene:

Triptofano e 5-HTP

Il Triptofano è un amminoacido essenziale, non può cioè essere prodotto dal nostro organismo;  deve quindi essere introdotto attraverso la dieta. Il nostro corpo utilizza il triptofano per varie funzioni, tra cui quella di modificarlo per produrre melatonina, l’ormone responsabile del sonno, e serotonina, l’ormone responsabile del benessere e del relax.

Studi clinici hanno dimostrato che chi assume un supplemento di triptofano nella dieta giornaliera sia molto meno soggetto ad ansia e depressione e riesca a dormire di più e più profondamente (fonte).

Il 5-HTP, (5-idrossitriptofano) è un metabolita intermedio del triptofano per la produzione di serotonina: quando l’organismo ha la necessità di produrre serotonina, utilizza il triptofano come materia prima e lo lavora attraverso alcuni passaggi intermedi. Quando il triptofano è lavorato dall’enzima triptofano-idrossilasi, diviene 5-HTP, a sua volta utilizzato per produrre serotonina. Questo processo molto spesso è rallentato dalla mancanza, nell’organismo, di una quantità sufficiente dell’enzima. A causa di ciò, la velocità di produzione di serotonina rallenta e si hanno disturbi dell’umore, che incidono pesantemente anche sul sonno. Il 5-HTP può essere assunto come integratore alimentare, perché è assorbito bene a livello intestinale e passa facilmente nei tessuti del cervello, aumentando velocemente i livelli di serotonina. Studi scientifici hanno dimostrato come un supplemento di 5-HTP sia effettivamente efficace per il trattamento dell’insonnia, dei terrori notturni, della depressione, obesità e mal di testa cronici (fonte).

L-teanina

La L-teanina è un amminoacido non proteinogenico, cioè non è coinvolto nella formazione delle proteine. In natura è presente unicamente nelle foglie del tè, in cui rappresenta la frazione amminoacidica principale (1-2%). Tra le molecole bio-attive presenti nel tè, la l-teanina è uno dei principi attivi più interessanti. Studi specifici hanno infatti dimostrato che questo prodotto ha effetti benefici sulla salute mentale e psicologica, favorendo il relax e controllando i sintomi della depressione. Studi sulla performance celebrali hanno evidenziato che un consumo intenso di l-teanina (possibile con l’uso di integratori specifici, non raggiungibile con la sola assunzione dell’infuso di foglie di tè) aumenta notevolmente la produzione di onde alpha nel cervello, correlate al relax ed al benessere della mente. Anche se spesso la L-teanina è contenuta in prodotti considerati utili per il sonno, va sottolineato che questo amminoacido non ha effetti sedativi diretti, come il 5-HTP, ma è sostanzialmente una sostanza calmante. Se il motivo della vostra insonnia è presumibilmente una forte stato di stress, la L-teanina può effettivamente essere d’aiuto, perché contribuisce a contrastare l’ansia e il senso di agitazione. Se invece la causa dell’insonnia è differente, questo composto non può essere considerato utile (fonte).

GABA

La sigla GABA indica una altro amminoacido non proteinogenico, il cui nome esteso è acido γ-aminobutirico, prodotto nel tessuto nervoso come neurotrasmettitore inibitorio. Le evidenze del ruolo di GABA nella comparsa dei disturbi del sonno sono molteplici: nei pazienti che soffrono di insonnia primaria (cioè di insonnia non dovuta a cause esterne, come lo stress) i livelli di GABA nel cervello sono molto più bassi del normale (fonte). Inoltre molti farmaci utilizzati per la cura dell’insonnia sono capaci di interagire con i recettori specifici per GABA, cioè simulano l’azione di GABA nel nostro sistema nervoso. Gli scienziati hanno allora studiato gli effetti di un supplemento di GABA nell’alimentazione, per verificare se effettivamente fosse utile per regolare il sonno. I risultati sono positivi e alcuni studi evidenziano che l’assunzione di GABA unita a quella di L-teanina sia più efficace della assunzione singola di uno solo di questi due amminoacidi (fonte). Il corpo produce normalmente GABA a partire da un altro amminoacido, la glutammina, la cui carenza può portare a disturbi dell’umore e depressione proprio per la mancata produzione di questo importante neurotrasmettitore.

Evitate il fai da te: esistono prodotti specifici

Data l’evidenza che molti amminoacidi sono utili per combattere i disturbi del sonno, si potrebbe cadere nella tentazione di assumere grandi quantità di questi prodotti senza un giusto criterio. Indugiare in questo errore può essere controproducente e dannoso per la salute. Un eccesso di amminoacidi nella dieta e soprattutto il consumo degli amminoacidi sbagliati, infatti, può causare non pochi problemi. Gli amminoacidi in accesso, al pari di grassi e carboidrati. Ma poiché il loro scopo primario non è quello, i processi metabolici di produzione di energia attraverso la scomposizione delle proteine lascia degli scarti tossici, principalmente l’azoto e i suoi derivati (come l’ammoniaca). Un accumulo di queste sostanze provoca un affaticamento dei reni e può produrre effetti opposti a quelli desiderati: l‘iperammonemia, infatti, è una condizione che porta all’alterazione dei processi celebrali e può causare disturbi dell’umore, ansia e depressione, che male si sposano con le necessità di relax e benessere di chi già convive con la difficoltà a dormire bene.

In commercio esistono delle formulazioni specifiche, appositamente studiate per essere efficaci e non produrre eccessivi carichi di azoto, che potranno esservi di aiuto per ritrovare il meritato riposo notturno. Qui di seguito vi proponiamo una selezione di prodotti tra quelli disponibili sul web, che a nostro giudizio sono i migliori integratori di amminoacidi per dormire:

Integratore di triptofano Vegavero

100% triptofano attivo. 120 capsule da 500 mg per stimolare la produzione di Serotonina e Melatonina.

5-HTP

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In alternativa, potete scegliere il 5-HTP contenuto nell’estratto di Griffonia, altrettanto efficace nell’aiutare a risolvere i disturbi del sonno.

Combinazione di amminoacidi più efficace

Ma la combinazione a nostro avviso più efficace, è quella di questi due prodotti: