L’Alopecia, comunemente chiamata calvizie o perdita di capelli, è una patologia che interessa oltre il 60% della popolazione maschile ma anche una buona percentuale di quella femminile.
Tale condizione crea un disagio psicologico rilevante poiché, sin dalla notte dei tempi, i capelli sono simbolo di forza e fertilità. Non a caso, i peli e la barba crescono appunto durante la pubertà, processo fisiologico che sconvolge il corpo umano e che rappresenta l’archetipo di una vita sessuale attiva. Un retaggio culturale a dir poco problematico che crea scompensi psichici di varia natura e che, in taluni casi, abbassa l’autostima del soggetto interessato, tanto che un uomo su tre ammette di investire notevoli somme nella cura dei propri capelli.
Perché cadono i capelli
La calvizie si può manifestare sin dalla giovane età, già verso i 18 anni, con un diradamento e assottigliamento dei capelli che avviene, in particolar modo, sulla zona frontale.
La causa principale va ricercata negli ormoni cosiddetti androgeni, ma può essere scatenata anche da predisposizione genetica. Contribuiscono alla progressiva caduta dei capelli, anche alcune malattie infettive e trattamenti farmacologici antitumorali, antitiroidei, anticoagulanti e a base di beta-bloccanti. Ci sono inoltre alcune condizioni patologiche – non meno importanti – che concorrono a causare la calvizie, e vanno ricercate nello stile di vita e nelle situazioni di grave stress a cui la vita moderna ci sottopone quotidianamente.
I tipi di Alopecia
E’ chiamata Alopecia androgenetica la perdita di capelli che interessa soltanto alcune aree del cuoio capelluto ed è la calvizie più comune e conosciuta. Si manifesta con un progressivo diradamento dei capelli dalla linea frontoparietale, escludendo nuca e tempie, fino ad avanzare sulla zona centrale. Le zone in cui c’è maggiormente perdita di capelli sono dovute alla presenza di bulbi piliferi più ricettivi agli ormoni. Alcuni follicoli piliferi sul cuoio capelluto, infatti, rispondono più sensibilmente agli stimoli ormonali causando un progressivo e irreversibile assottigliamento dei capelli che diventano sempre più corti e radi.
Diversa è l’Alopecia aerata, che colpisce circa il 3% della popolazione. Questo tipo di calvizie ha luogo in zone particolari della testa e si verifica generalmente in forma circolare. In presenza di tale tipo di alopecia, è possibile assistere non soltanto alla caduta dei capelli ma anche a quella dei peli, della barba e di ciglia e sopracciglia.
La forma più grave di calvizie resta comunque l’Alopecia ippocratica, che consiste nella totale perdita dei capelli su tutto il cuoio capelluto.
Per finire va menzionata l’Alopecia da stress o Alopecia psicogena, che riguarda una caduta di capelli importante che si verifica in seguito ad un periodo di grave stress.
Combattere la calvizie
Tra composti con tuorli d’uovo e rimedi della nonna da applicare sulla pelle – ma anche una recente e curiosa terapia fondata sull’utilizzo di Sandalore, un profumo a base di legno di sandalo il cui odore sembra riesca a ridurre la morte dei follicoli – sono tanti gli approcci più strani e bizzarri alla lotta contro una delle condizioni estetiche meno amate dai diretti interessati. Stranezze a parte, fortunatamente, oggi, grazie alla ricerca scientifica è possibile combattere realmente la calvizie. Esistono ottime terapie naturali, sperimentate ed attuate con successo, in grado di invertire il processo di miniaturizzazione dei capelli.
Per maggiori informazioni riguardo la migliore terapia naturale ti rimando all’articolo sull’Infoltimento dei Capelli.
Nei casi più gravi, quando non risultano bulbi piliferi ancora attivi, la soluzione più adatta è il trapianto dei capelli.
I ricercatori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma hanno messo a punto una nuova terapia basata sull’infiltrazione del plasma, prelevato dal sangue dello stesso soggetto afflitto da Alopecia, sulle zone calve, ottenendo la ricrescita dei capelli nell’80% dei casi.
Lo studio, pubblicato dalla rivista americana Dermatologic surgery, è risultato fondamentale per sviluppare questa interessante tecnica di medicina rigenerativa adatta a pazienti che hanno perso i capelli a causa della chemioterapia. Il trattamento è disponibile soltanto presso l‘Idi di Roma, in regime convenzionato al costo di circa 2.000 euro.
In attesa è possibile ovviare con un escamotage efficace ed assolutamente invisibile, che fa sparire ogni traccia di Alopecia sul cuoio capelluto. In commercio infatti esistono prodotti non invasivi e naturali a base di fibre di tessuto, i cosiddetti topik che, spruzzati a mo’ di pepe sulle zone del cuoio capelluto interessate dalla calvizie, si agganciano ai capelli rendendoli più folti e occultando completamente la calvizie. Basta una spazzolata per eliminare il prodotto.
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La terapia farmacologica
In campo medico, per combattere questo tipo di disturbo è possibile ricorrere al Finasteride, farmaco in grado di ridurre i livelli dell’ormone ritenuto responsabile della patologia. A livello topico, invece, il più usato è senza dubbio il Minoxidill, una lozione che va cosparsa sulle zone interessate dalla calvizie e che contribuisce a riattivare la crescita dei capelli.
Qualsiasi terapia vogliate scegliere, vi consigliamo sempre di consultare un medico, anche per scongiurare l’esistenza di una diversa patologia in atto. Raccomandiamo inoltre di non usare prodotti per l’igiene del cuoio capelluto troppo aggressivi o di scarsa qualità, di optare per tinture coloranti alle erbe o henné naturali, e di non dimenticare mai un giusto apporto di Omega 3 nella vostra dieta quotidiana.
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