Se è vero che un italiano su 3 soffre di ipertensione, è anche vero che ci sono moltissime altre persone (i numeri non sono stati mai sondati) che soffrono di pressione bassa, anche conosciuta come ipotensione.
La pressione bassa è generalmente meno pericolosa di quella alta, ma bisogna fare attenzione a non farla scendere oltre un certo livello e a sapere cosa fare qualora si verificasse un calo di pressione improvviso: in questo articolo ti spiego tutto, insieme alle cause e ai sintomi più comuni della pressione bassa.
Quali sono i valori della pressione bassa?
Si parla di pressione bassa quando il valore della pressione arteriosa (cioè la forza che il sangue, scorrendo, esercita sulle pareti dei vasi sanguigni) è molto inferiore ai valori normai, che corrispondono all’incirca a 115/75mmHg.
In particolare, la pressione bassa si può classificare in questo modo:
Valore massima (in mmHg) | Valore minima (in mmHg) | |
Pressione bassa non pericolosa | <90 | <60 |
Pressione molto bassa | <60 | <40 |
Pressione bassa pericolosa | <50 | <33 |
Se questi valori pressori sono costanti si parla di ipotensione, che può essere rispettivamente di grado lieve, moderato o severo.
Cause della pressione bassa
La pressione bassa può avere varie cause, può essere:
- costituzionale, dunque presente senza un motivo specifico o legata ad alcune abitudini;
- dovuta a patologie, cure farmacologiche o a particolari momenti della vita (come l’inizio della gravidanza);
- momentanea, cioè legata a una particolare circostanza in atto.
Vediamo insieme quali sono le varie cause.
Ipotensione costituzionale
L’ipotensione costituzionale solitamente è di livello lieve e si presenta come asintomatica, perché l’organismo impara a contrastarla efficacemente: praticamente, se hai la pressione sempre lievemente bassa, il tuo corpo impara a mandare più sangue dove serve, verso gli organi vitali interessati dal malessere, in modo da prevenirlo.
Può derivare da:
- predisposizione genetica e familiare, nella maggior parte dei casi;
- la pratica di sport di resistenza, come ciclismo o maratona, che tende a rallentare sia la pressione che il battito cardiaco in modo benigno.
Ipotensione patologica, farmacologica o da gravidanza
L’ipotensione può essere causata anche da malattie (meno comunemente, trattandosi per la maggior parte di patologie gravi), assunzione di farmaci o altre circostanze, ad esempio:
- patologie e condizioni che favoriscono la riduzione del volume sanguigno, come emorragie, disidratazione, diabete o anemia;
- patologie che riducono la gittata cardiaca, cioè la quantità di sangue espulsa dal ventricolo in un minuto, come aritmia, insufficienza cardiaca, embolia polmonare e valvulopatie;
- patologie che favoriscono la vasodilatazione, come traumi cerebrali, shock settici, lesioni del midollo spinale;
- infiammazione del pericardio;
- insufficienza venosa periferica;
- alcuni morbi e sindromi (Parkinson, Addison, Guillain-Barré, sindrome urenica);
- assunzione di alcuni medicinali narcotici, antidepressivi, anestetici, diuretici, beta-bloccanti, alfa-bloccanti;
- alcolismo;
- gravidanza: nelle prime 20-24 settimane, gli alti livelli di progestosterone, un ormone indispensabile per la crescita del feto, favoriscono la vasodilatazione e quindi la riduzione della pressione sanguigna fino a 5-10 punti.
Pressione bassa momentanea
La pressione tende a scendere:
- mentre dormiamo e nei momenti di relax;
- durante la digestione, quando il flusso sanguigno si concentra sul sistema gastrointestinale: in questo caso si parla di ipotensione postprandiale, che colpisce dopo i pasti;
- quando fa molto caldo: il caldo, infatti, è un vasodilatatore e favorisce quindi l’abbassamento della pressione sanguigna;
- durante il ciclo mestruale;
- quando si passa improvvisamente dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta: in questo caso viene chiamata ipotensione orostatica, la più comune [1].
Sintomi della pressione bassa
La pressione bassa non pericolosa generalmente non causa sintomi particolari.
In situazioni particolari, ad esempio quando fa molto caldo oppure quando ci si alza in piedi all’improvviso, e quando la pressione è molto bassa, potresti avvertire sintomi come [2]:
- vertigini e capogiri, che possono sfociare in uno svenimento vero e proprio;
- palpitazioni;
- sudore freddo;
- pallore;
- visione offuscata;
- confusione mentale;
- problemi a concentrarti;
- nausea e vomito;
- stanchezza e sonnolenza.
Rischi della pressione bassa
La pressione bassa diventa rischiosa quando si trova sul livello moderato e severo. Tra le complicanze che possono presentarsi, ci sono:
- rischio di traumi, fratture e lesioni dovuti agli svenimenti;
- sofferenza cerebrale, dovuta all’irroramento sanguigno insufficiente del cervello;
- collasso;
- shock, che si verifica con la comparsa di pallore, sudore freddo, polso debole ma rapido e respirazione veloce e poco profonda, e che può avere conseguenze anche importanti sul futuro funzionamento degli organi.
Inoltre alcuni studi ipotizzano la correlazione dell’ipotensione con un maggior rischio di depressione, ansia e, in età avanzata, demenza senile [3, 4].
Cosa fare quando si ha la pressione bassa?
Per trattare l’ipotensione lieve, è difficile che ci sia bisogno di trattamenti farmacologici specifici, ma basta migliorare le proprie abitudini. Ecco alcuni accorgimenti.
Cosa mangiare e cosa evitare
La regola numero uno per chi soffre di pressione bassa è di mangiare poco e spesso, in modo da favorire la digestione e ridurre i cali di pressione post-prandiali. É buona norma anche alzarsi lentamente da tavola per evitare giramenti di testa.
Evita i pasti eccessivamente abbondanti. Mangia cibi ricchi di magnesio, potassio, sali minerali, vitamine e ferro: banane, patate, verdure a foglia verde, barbabietole, cereali integrali, legumi, pesce, frutta secca, qualche porzione di carne rossa (ricca di ferro e di vitamina B12) e un po’ di cioccolato fondente e di cacao amaro, amici dell’elasticità dei vasi sanguigni.
Possono essere utili anche i frutti molto zuccherini come banane e datteri, ottimi per ripristinare le energie quando la stanchezza si fa sentire, e la liquirizia, un noto ipertensivo, da consumare regolarmente ma a piccole dosi.
Bevi molta acqua ed elimina gli alcolici e tutte le bevande che favoriscono la vasodilatazione e la disidratazione.
Non eliminare il sale dalla dieta, ma mantieniti comunque all’interno della dose giornaliera consigliata (meno di 5 gr al giorno).
Pressione bassa in estate
Chi soffre di pressione bassa, in estate rischia di andare incontro a cali di pressione, capogiri e stanchezza costanti. Può sembrare scontato, ma vale la pena ricordare di:
- non uscire nelle ore più calde della giornata;
- bere molta acqua, preferendola a temperatura ambiente o leggermente fresca, ma mai ghiacciata;
- indossare abiti leggeri e non aderenti;
- mangiare poco e spesso, prediligendo cibi facili da digerire;
- se necessario, assumere un integratore di sali minerali.
Cosa fare se si ha un calo di pressione
Un calo di pressione si manifesta spesso con giramenti di testa, vista offuscata e sudorazione fredda a seguito di uno sforzo, di un cambiamento repentino di posizione o del caldo afoso.
Se hai questi sintomi puoi:
- sdraiarti posizionando un cuscino sotto le gambe (o, se non è possibile, sederti);
- bere dell’acqua, magari con l’aggiunta di un pizzico di sale: a dispetto delle credenze popolari, in questi casi il sale è molto più efficace dello zucchero;
- respirare a fondo;
- rinfrescarti leggermente, ad esempio con un ventaglio;
- collocare un pizzico di sale sotto la lingua;
- masticare un po’ di liquirizia;
- stringere ripetutamente i pugni, oppure incrociare i piedi e tirare le gambe per cercare di liberarli.
Pressione bassa in gravidanza
L’abbassamento di pressione in gravidanza fino al raggiungimento del range di ipotensione lieve è normale: dopo il terzo mese, essa tornerà a salire, e attorno al sesto mese si assesterà su valori normali. E, se soffri di ipotensione costituzionale, anemia, diabete, carenze di folati e Vitamina B12 o aritmie, la probabilità che sviluppi l’ipotensione in gravidanza è maggiore.
Il rischio più concreto è quello di sentirti debole, di avere mal di testa, palpitazione o visione offuscata, e di rischiare di svenire e cadere: in questo caso è bene stendersi sul fianco sinistro tenendo le gambe sollevate con un cuscino, bere dell’acqua, rinfrescare l’ambiente e aspettare che la pressione torni ai valori normali.
Può essere utile anche:
- utilizzare delle calze compressive per favorire il ritorno del sangue verso il cuore;
- alzarsi gradualmente;
- muovere spesso le gambe;
- mangiare poco e spesso;
- bere molta acqua;
- evitare attività fisiche molto intense;
- se necessario, valutare insieme al medico l’assunzione di integratori di Ferro e di Folati.
Quando va chiamato il medico?
L’ipotensione lieve, soprattutto se non dà vita a sintomi, non è preoccupante, anzi: alcuni la considerano addirittura benigna, perché riduce il rischio di ictus, infarti e altre patologie cardiovascolari che spesso colpiscono chi ha l’ipertensione.
Se la pressione bassa è invece di grado moderato o severo, la situazione può farsi problematica, perché i suoi valori sono indicatori di un malfunzionamento dell’organismo. Se i livelli pressori scendono al di sotto dei 60 mmHg per la massima e dei 40 mmHg e se presenti sintomi come capogiri, confusione, palpitazioni e visione offuscata, contatta il tuo medico.
In gravidanza, è bene contattare il medico quando la pressione scende sotto il livello di ipotensione lieve e se presenti sintomi come vomito, svenimenti ripetuti, forte mal di testa, dolore al petto, difficoltà a respirare, polso veloce, intorpidimento alle estremità.
Pressione bassa farmaci
In caso di ipotensione moderata o severa, potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci ipertensivi. Se è il tuo caso, consultati con il tuo medico curante per valutarne l’esigenza.
Referenze
- Prevalence of orthostatic hypotension;
- Symptoms of low blood pressure: a population study;
- Association of low blood pressure with anxiety and depression: the Nord-Trøndelag Health Study;
- Low Blood Pressure and Risk of Dementia in the Kungsholmen Project.